GIOVEDI' 4 DICEMBRE
ORE 21,00
MEMORY
Un film di Michel Franco.
Con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard, Brooke Timber, Merritt Wever.
Genere: Drammatico
Durata: 100 min.
TRAILER
Sylvia è un’assistente sociale che conduce una vita semplice e strutturata scandita dalla cura della figlia e dal lavoro. Un evento inaspettato sconvolge però la sua routine, l’incontro con Saul, un ex compagno di liceo che segue la donna a casa dopo una cena con i vecchi compagni di scuola e che risveglia in lei i ricordi di un passato burrascoso.
È un Michel Franco più pacato del solito quello che va ad affrontare il dramma psicologico di Memory.
" Volevo girare un film sulle persone che, per un qualsiasi motivo, si perdono nelle maglie della societa`. La loro incapacita`, o riluttanza, a conformarsi alle aspettative e` spesso radicata in fatti che esistono soltanto nei loro ricordi. A volte pero` e` la marginalizzazione stessa a offrire una via di fuga dalle ombre del passato, una possibilita` di costruire una vita nel presente. Memory si chiede se sia davvero possibile fuggire da tali ombre."
Ultimo film della nostra rassegna sui sentieri della Speranza che chiude questo ciclo dedicato ai temi del Giubileo, un film sull'accettazione di se e dell'altro. Di importante c’è la speranza che guida i protagonisti, il loro amore oltre il trauma, la malattia, la menzogna, il dolore.
VENERDI' 5 DICEMBRE
ORE 21,00
DOMENICA 7 DICEMBRE
ORE 21,00
LUNEDI' 8 DICEMBRE
ORE 21,00
VERSIONE ORIGINALE CATALANA
CON SOTTOTITOLI
BUS 47
Un film di Marcel Barrena.
Con Eduard Fernández, Clara Segura, Salva Reina, Óscar de la Fuente
Genere: Drammatico
Durata: 110 min.
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Grande successo di pubblico e di botteghino in Spagna, e celebrato con cinque premi Goya, Bus 47 è un'epopea popolare che reinterpreta fatti realmente accaduti, convogliando il suo animo di rivalsa sociale e civile in una forma cinematografica dall'emotività rotonda, calibrata alla perfezione per incontrare il gusto di un pubblico ampio.
Nel 1978, durante la Transizione democratica in Spagna, Manolo Vital, un autista di autobus originario dell'Estremadura, protesta contro il disprezzo subito dalle comunità di immigrati nelle periferie di Barcellona. Di fronte all'affermazione del governo locale secondo cui gli autobus non potevano raggiungere il quartiere Torre Baró, Manolo decide di dirottare un autobus della linea 47 per portare i residenti nel quartiere, sfidando le autorità e promuovendo il cambiamento sociale.
El 47 è un potente racconto cinematografico che intreccia storia, politica e emozioni personali, con un’interpretazione indimenticabile da parte di Eduard Fernández nel ruolo di Manolo. Il film offre una riflessione sul cambiamento sociale e sulla lotta per la giustizia, raccontando la storia di un uomo che, in un momento di frustrazione, decide di prendere in mano il proprio destino e quello della sua comunità.
Girato principalmente in catalano, Bus 47 mette in mostra un certo orgoglio locale, includendo spezzoni di filmati d'archivio qua e là attraverso la storia, con momenti di vita dell'epoca sugli autobus che sottolineano il sentimento di coscienza di classe che anima il progetto.
SABATO 6 DICEMBRE
ORE 21,00
DOMENICA 7 DICEMBRE
ORE 18,00
LUNEDI' 8 DICEMBRE
ORE 18,00
L'ANNO NUOVO CHE NON ARRIVA
Un film di Bogdan Muresanu.
Con Adrian Vancica, Andrei Miercure, Nicoleta Hâncu, Emilia Dobrin.
Genere: Drammatico
Durata: 138 min.
TRAILER
Una tragicommedia traboccante d'ironia. E dallo spregiudicato coraggio civile.
L’anno nuovo che non arriva, esordio nel lungometraggio di Bogdan Muresanu, premiato come miglior film nella sezione Orizzonti a Venezia 81.
In un giorno apparentemente normale, prima della Rivoluzione del 1989 che destituì Ceausescu, un puzzle tragicomico di personaggi è in cerca di normalità, sicurezza, amore, libertà e significato.
Stavolta il regista debuttante Bogdan Muresanu si affida a sei storie concatenate, attraverso le quali si dipanano situazioni tragicomiche che riescono a fare riflettere sulla mancanza di libertà di quel regime oppressivo e la voglia di aspirare a nuove ventate di libertà guardando ad Ovest.
L’anno nuovo che non arriva si prende il suo tempo - siamo a 138 minuti - ma il tempo non lo spreca, e lo manipola, lo comprime, lo dilata, intrecciando con maestria le vicende dei suoi protagonisti e facendo di ognuna delle singole melodie una vera e propria sinfonia narrativa. Il paragone musicale non sta qui per caso, perché l’andamento del film di Muresanu è dichiaratamente, esplicitamente di quel tipo. Musicale, appunto. Con un crescendo finale irresistibile, nel quale l’inevitabile accade, le immagini della finzione si intrecciano a quelle documentaristiche, e la partitura di Muresanu - che parla appunto di “sviluppo sinfonico” - con quella di Ravel e del suo Bolero.
ULTIMO SCHIAFFO
di Matteo Oleotto
Con Adalgisa Manfrida, Massimiliano Motta, Giuseppe Battiston, Giovanni Ludeno
Anno 2025
Durata 101’
Nazionalità Italia, Slovenia,
Tucker Film.
ANTEPRIMA IN ESCLUSIVA
Dopo Zoran, il mio nipote scemo, Matteo Oleotto continua a misurarsi con i colori placidi e bizzarri della provincia e costruisce un racconto bianco come la neve e nero come i fattacci di cronaca: Ultimo schiaffo. Una partitura (quasi) natalizia dove abitano commedia e tragedia e dove ogni singolo personaggio diventa parte di un rovinoso effetto domino.
C’è il Natale che tutti conosciamo, quello rassicurante, quello con il presepio, le lucine, l’abete, e poi c’è il Natale di Petra e Jure, decisamente lontano da ogni possibile forma di tepore. I due fratelli vivono sottozero, ci sono abituati, ma la gelida temperatura del paesello e dei suoi pochi abitanti comincia a essere un problema: esistono una via di fuga e un’ipotesi di futuro per una coppia di giovani e scalcagnati tuttofare di montagna? Soldi. Servono soldi. E la provvidenziale scomparsa del cane Marlowe, con relativa garanzia di “lauta ricompensa”, pare promettere meglio dei tanti espedienti quotidiani. Leciti e meno leciti…