“ TI HO ASCOLTATO CON GLI OCCHI”
Tre serate per conoscere più da vicino il cinema di don Massimo Manservigi
secondo appuntamento " L'Unica via "
MARTEDI' 29 Aprile
ORE 21,00 Ingresso gratuito.
Una versione inedita del film su don Santo Perin, insieme al film il cinema ospiterà due piccole mostre, una delle quali inedita e realizzata dall'Ufficio Comunicazioni Sociali della nostra Arcidiocesi, nell'80° dell'eroica morte del parroco di Bando d'Argenta.
"Ascoltare con gli occhi significa non fermarsi alla semplice comprensione di ciò che ci viene raccontato, ma saperlo direttamente immaginare, cioè vederne con chiarezza una versione “per immagini” nel momento stesso in cui il racconto è ancora in corso.
Detto in modo ancora più semplice: faccio documentari su tutto ciò che mi fa sognare ad occhi aperti.
E ciò significa fare un viaggio non solo in compagnia della vita e della storia da raccontare, ma anche alla scoperta delle sue conseguenze creative: un viaggio guardando dentro me stesso." don Massimo Manservigi.
DA GIOVEDI' 1
A DOMENICA 4 MAGGIO
LA FOSSA DELLE MARIANNE
Un film di Eileen Byrne.
Con Luna Wedler, Edgar Selge, Willie Vonnemann, Martin Abram.
Genere: Avventura
Durata: 87 min.
TRAILER
GIOVEDI' ORE 18,00 - 21,00
VENERDI' ORE 21,00
SABATO ORE 21,00
DOMENICA ORE 18,00 - 21,00
Tratto dal romanzo “La Fossa delle Marianne” di Jasmin Schreiber del 2020 (in Italia edito da Alphabeta).
Girato in Trentino-Alto Adige, il film è un progetto multilingue. Sul set, il dialetto altoatesino si mescola al tedesco, al francese, all’inglese e all’italiano.
La Fossa delle Marianne è il debutto nel lungometraggio della regista e sceneggiatrice Eileen Byrne, che firma un delicato e struggente road movie tratto dall’omonimo romanzo di Jasmin Schreiber, biologa e scrittrice tedesca tra le voci più interessanti della narrativa contemporanea. Presentato in anteprima italiana il 12 aprile come film di chiusura del Bolzano Film Festival, il film ha già conquistato il pubblico internazionale, vincendo un premio al San Diego International Film Festival 2024.
La vita di Paula prende una svolta inaspettata quando incontra Helmut (Edgar Selge), un anziano vedovo in viaggio verso l'Alto Adige per portare le ceneri della sua defunta moglie Helga. Decisa a raggiungere Trieste per realizzare il suo tragico proposito, Paula costringe l'irascibile Helmut a darle un passaggio in Italia sul suo vecchio camper. Durante il viaggio, nasce tra i due una strana ma profonda amicizia, e Paula inizia a scoprire che anche Helmut porta con sé un grande dolore. Paula e Helmut, così diversi per età, carattere e visione della vita, imparano poco a poco a rispettarsi, a condividere silenzi e fragilità, a riconoscere nell’altro la possibilità di una nuova apertura. Insieme, tra una battuta tagliente e una confessione che pesa, ritrovano ciò che pensavano perduto: la capacità di sentire, di farsi toccare, di vivere davvero.
LUNEDI 5 MAGGIO ORE 21,00
PROSEGUE LA RASSEGNA "DOCUMENTA"
COSE CHE ACCADONO SULLA TERRA
Un film di Michele Cinque.
Genere: Documentario
Durata: 83 min.
TRAILER
Con la forza e la solidità del grande cinema, il documentario immortala un modo non comune di vivere tra la natura.
Cose che accadono sulla terra è il racconto di un tentativo, di una resistenza, di un altro modo di vivere, in cui la relazione fra uomo e paesaggio, così affascinante in lontananza e iscritta in immaginari da cinema classico, si frantuma in mille pezzi se vista da una prospettiva ravvicinata. E si entra così nella dimensione del quotidiano, nelle questioni pratiche, nelle discussioni, negli incidenti, talvolta nelle liti.
VENERDI 9 MAGGIO PROSEGUE LA RASSEGNA
"SENTIERI DI SPERANZA TRA CINEMA E REALTA"
IL VIZIO DELLA SPERANZA
Un film di Edoardo De Angelis.
Con Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio.
Genere: Drammatico
Durata: 90 min.
TRAILER
In un mondo con più ombre che luci De Angelis pianta come un fiore la speranza, la prospettiva dell'umanità.
A Castel Volturno non c'è più il diritto, non c'è lo Stato. La metà degli abitanti sono clandestini africani che occupano stabilimenti degradati in cui prospera, col traffico di cocaina e la prostituzione, una nuova schiavitù: la maternità surrogata. Una gestazione per altri che mutua le donne in contenitori, privandole della dignità, della libertà, della maternità.
Un mondo tra ombra e luce, tra Gaeta e Napoli, indistinto e ritirato in se stesso, inghiottito a metà a smentire la genesi ("E Dio separò la luce dalle tenebre"). Spicchio di America partenopea e utopistica riviera rovesciata in ghetto per gli espulsi della metropoli napoletana, il litorale domizio, già battuto in Indivisibili, diventa uno degli elementi essenziali dell'universo figurativo di De Angelis. Una geografia ideale che coglie i cambiamenti più significativi del paesaggio antropologico italiano, sotto un cielo basso e la partitura africana di Enzo Avitabile, che canta l'integrazione e la solidarietà per gli oppressi.